Questa interessante collezione di opere è legata all'India britannica e alla famiglia Ricketts / Mildmay / Buckland nel XIX secolo. La maggior parte delle opere della collezione sono di Mary Ann Letitia Buckland nata Ricketts (1827–1908); tra gli altri artisti figurano la sorella Jane Hester Ricketts (1824–1897), lo zio Carew Mildmay Ricketts (1793–1849) e il nipote Percy Edward Ricketts DSO MVO (1868–1940).
I dipinti della collezione comprendono acquerelli di paesaggi britannici per eccellenza e anche paesaggi indiani del Bengala. Insieme incarnano la doppia identità vissuta da molti residenti britannici in India nel XIX secolo, in particolare gli anglo-inglesi, nati e cresciuti in India e che potrebbero aver trascorso pochissimo tempo in Gran Bretagna. Tra i dipinti si trovano diversi paesaggi ambigui che non sembrano né del tutto britannici né del tutto indiani: forse soggetti bengalesi anglicizzati attraverso una lente britannica, o ricordi di soggetti britannici, attenuati da una vita trascorsa in India.
Mary Ann Rickett nacque a Burdwan, nel Bengala, figlia di Sir Henry Ricketts, un illustre funzionario della Compagnia delle Indie Orientali che dagli anni '20 agli anni '50 dell'Ottocento lavorò come esattore di Balasore, commissario di Cuttack e presso il Calcutta Revenue Board. Nel 1845 Mary Ann sposò Charles Thomas Buckland (1824–1894) a Chittagong. Buckland, studente di Eton e laureatosi a Haileybury, arrivò in India nel 1844. Ricoprì una serie di incarichi di alto livello, tra cui quello di commissario di Dhaka nel 1864, che culminò con la nomina a membro del Board of Revenue e del Lieutenant-Governor's Council, e a presidente del Calcutta Port Trust. Fu anche il primo presidente del Calcutta Zoological Gardens, condividendo l'interesse per la storia naturale con il cugino, il naturalista Frank Buckland (1826–1880).
I dipinti indiani della collezione comprendono principalmente vedute di Chittagong di Mary Ann e di sua sorella Jane Hester, che conferiscono un tocco pittoresco ai soggetti indiani, immortalando templi, elefanti e scorci della "giungla". Con fascino e sensibilità, queste opere femminili catturano parte dell'esperienza anglo-indiana durante il Raj.