Design Art Déco anni '30: Jean Mary Ogilvie (1920–1997)
<p> Questo è uno di una superba collezione di disegni originali Art Déco di fine anni '30 di Jean Mary Ogilvie (1920-1997). Jean Ogilvie era evidentemente una disegnatrice e designer di grande talento. La sua vita professionale è sconosciuta e i pochi dettagli biografici disponibili ruotano attorno agli uomini della sua vita. Era la figlia di Charles Struthers White Ogilvie (1891-1936) della tenuta di Delvine, Murthly, Perthshire. Charles nacque in Malesia e morì prematuramente all'età di quarantaquattro anni a Ipoh, Perak. Sembra che Jean si trasferì poi nella residenza della famiglia materna a Gidleigh Park, Chagford, Devon, dove probabilmente risiedeva quando realizzò questi disegni.</p> <p>Nel 1949 sposò il Maggiore Denys Lyonel Tollemache Oppé (1913–1992), che aveva studiato al Winchester College e al Trinity College di Cambridge. Ottenne il grado di Maggiore durante la Seconda Guerra Mondiale e fu nominato MBE nel 1945. La coppia ebbe quattro figli nati negli anni '50.</p>
<p> Il successo dell'opera di design di Jean Ogilvie rende difficile credere che non abbia poi avuto un impegno professionale nel mondo dell'arte. Le sfide affrontate dalle artiste dell'epoca spiegano senza dubbio la mancanza di riconoscimento del suo lavoro.</p> <p>I design di Ogilvie combinano elementi Art Déco con un più libero senso della fantasia. Incorporano lo stile neoclassico e orientale del primo Art Déco, in motivi come carri trainati da cavalli, viticci, carpe e gru. Allo stesso tempo, porta il suo individualismo nei suoi motivi: i suoi motivi equestri, i fiori e le creazioni di moda sembrano parlare dei suoi interessi e gusti di giovane donna nella Gran Bretagna degli anni '30. I suoi colori sono esuberanti ma sempre armoniosi e ponderati, privilegiando i toni pastello o la semplicità dei colori primari.</p> <p>L'opera di Ogilvie evoca quella di Sonia Delaunay (1885-1979), un'artista la cui pratica comprendeva tessuti, moda e scenografia. Delaunay subì l'influenza dei Fauves parigini e, insieme al marito, sviluppò la teoria del colore dell'Orfismo, incorporando colori e forme audaci nelle sue creazioni. Il lavoro di Delaunay nel settore tessile e dell'abbigliamento negli anni Venti e Trenta fu profondamente innovativo, ma fu a lungo marginalizzato da una storia dell'arte che privilegiava gli artisti maschi e, a volte, considerava le sue opere come decorative.</p>
<p> La maggior parte dei progetti di Ogilvie incorpora motivi più figurativi, ma sono disegnati con uno spirito di astrazione. Il suo apprezzamento per le forme ritmiche, le armonie cromatiche e il senso del flusso collocano la sua opera nel contesto delle innovazioni dell'arte moderna europea di inizio XX secolo.</p>
