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> Meli, Giosuè Bernardino (1816–1893)

Giosuè Bernardino Meli (1816–1893) nacque a Luzzana, un piccolo borgo collinare bergamasco, figlio di un contadino proprietario terriero. Il suo talento per la scultura emerse molto presto: a soli sedici anni scolpì un Cristo morto in legno, oggi conservato nella parrocchia di Luzzana. Meli frequentò l'Accademia Carrara di Bergamo dal 1836 al 1840. Nel 1838, alla morte del padre, scolpì una lapide in marmo di Carrara raffigurante una figura femminile addolorata nello stile di Canova. Sempre in questo periodo realizzò un'opera monumentale e visionaria intitolata "Gigante", un grande bassorilievo scolpito nella roccia viva della Val Cavallina a Luzzana, ispirato al gigantismo di Michelangelo e al Manierismo del Giambologna.

Nel 1840 Giosuè Meli si trasferì dalla nativa Luzzano a Roma, grazie al mecenatismo di alcune figure di spicco della società bergamasca, come la nobildonna Lucia Prezzati, il conte Leonino Secco Suardo e il cardinale Angelo Maj. A Roma perfezionò gli studi di scultura nello studio di Giovanni Maria Benzoni (1809–1873), affermato scultore di origine bergamasca. In seguito aprì il proprio studio e la propria abitazione in Piazza Lancellotti. Meli subì l'influenza dello stile neoclassico di Benzoni e di altri scultori contemporanei attivi a Roma, come Bertel Thorvaldsen (1770–1844) e Pietro Tenerani (1789–1869), ma cercò anche un linguaggio espressivo a metà strada tra Neoclassicismo e Romanticismo.

Nel 1861 l'opera di Meli ottenne un più ampio riconoscimento quando la sua scultura intitolata Madre pompeiana fu acquistata da Lord Mitchell Henry, un ricco finanziere e membro del Parlamento britannico. Henry trasformò la sua dimora, Stratheden House, a Kensington, Londra, in una villa in stile italiano, e la statua semicolossale di Meli in marmo di Carrara costituiva il fulcro del tempio in stile pompeiano all'interno della casa. Anche la zarina Alessandra, moglie dello zar Nicola I, acquistò un'opera in marmo di Meli, Innocenza e fedeltà (1854), durante un viaggio in Europa, ora esposta al Museo di Stato Russo nel Palazzo Stroganov di San Pietroburgo. Altre opere di Meli includono Cristo legato (1874) alla Scala Santa di Roma e il monumento di Santa Francesca Romana (1869) nella chiesa di Santa Maria al Foro. Oggi alcune sue opere sono conservate anche al Museo d'Arte Contemporanea di Luzzana a Bergamo.

Giosuè Meli morì a Roma nel 1893 e fu sepolto nel cimitero del Verano.

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Giosuè Meli
Giosuè Bernardino Meli Mosaico della Trasfigurazione di Raffaello, Basilica di San Pietro in Vaticano, Roma
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Giosuè Meli, Cardinal in Mozzetta & Mantelletta, Rome – c.1840 watercolour
Giosuè Bernardino Meli Cardinale in Mozzetta e Mantelletta, Roma
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