Sir George Howland Beaumont Tempio di Giove, Lago d'Averno

Dipinto ad acquerello originale del 1821 circa, Sir George Beaumont, Tempio di Giove, Lago d'Averno.

Questa composizione claudiana, apparentemente modesta e dipinta in seppia, racchiude alcuni degli impulsi più importanti alla base dello sviluppo della pittura paesaggistica britannica e della creazione della collezione d'arte nazionale britannica. L'artista è Sir George Howland Beaumont (1753–1827), il principale arbitro del gusto artistico del suo tempo e uno dei principali finanziatori della creazione della National Gallery di Londra.

Probabilmente dipinta durante il secondo viaggio di Beaumont in Italia nel 1821, la veduta è una pittoresca composizione classica che si affaccia sul lago d'Averno, un cratere vulcanico, vicino a Pozzuoli, a nord di Napoli. La composizione equilibrata, con un primo piano nitido, un secondo piano e un orizzonte lontano, incorniciati da alberi, richiama vedute simili dell'Averno del paesaggista settecentesco Richard Wilson (1713–1782), a loro volta basate sui precetti pittorici del paesaggista classico del XVII secolo Claude Lorrain. L'Averno era particolarmente attraente per le sue associazioni classiche: secondo la mitologia classica, la zona, nota come Campi Flegrei, era associata alle Regioni Infernali e si supponeva che l'Averno fosse un ingresso per gli inferi. Gli antichi resti dei templi di Apollo e Giove si ergono suggestivamente sulle rive del lago.

Beaumont abbracciò gli sviluppi della poesia romantica; fu amico dei Poeti del Lago e in particolare di William Wordsworth, al quale affittò la fattoria nella sua tenuta di campagna, Coleorton Hall nel Leicestershire, nel 1806. Non fu, tuttavia, altrettanto ricettivo alle nuove tendenze artistiche, come il colorismo radicale di Turner. Le opinioni di Beaumont erano fermamente conservatrici, favorendo l'ethos accademico di Reynolds e opponendosi a tutto ciò che considerava una minaccia al canone degli Antichi Maestri. Beaumont fu in grado di sostenere queste idee in posizioni di significativa influenza culturale, nel comitato per i monumenti della Cattedrale di San Paolo e come direttore fondatore della British Institution.

La visita di Beaumont in Italia nel 1821, durante la quale incontrò Antonio Canova, rinvigorì la sua convinzione della necessità di educare il gusto britannico istituendo una galleria pubblica di opere d'arte antica. Iniziò a battersi vigorosamente per la creazione di una galleria nazionale. Aveva ormai accumulato una significativa collezione personale di tali opere; offrì sedici dei suoi dipinti alla nazione a condizione che il governo britannico acquistasse la collezione di John Julius Angerstein e che venisse trovato un edificio adatto per esporli: nacque così la National Gallery.

Provenienza: dalla collezione del dottor EM Brett di Hampstead.

Su carta vergata. Questa è una delle due opere di Beaumont che abbiamo in vendita (vedi numero di catalogo JU-406).

+ Artwork Details

Dimensions: Height: 14.5cm (5.71") Width: 22.2cm (8.74")

Presented: Senza cornice.

Medium: Acquerello

Age: XIX secolo/inizio XIX secolo

Signed: NO.

Inscribed: Iscrizione sul retro del dipinto e sulla carta di supporto in basso al centro. Ulteriore iscrizione e attribuzione sul retro del cartoncino di supporto allegato.

Dated: --

Condition: In ottime condizioni per la sua età. Presenta due piccole imperfezioni sulla superficie della carta, in alto a destra delle figure e in alto a destra delle rovine del tempio. Il foglio è piegato sulla carta di supporto solo nell'angolo in alto a sinistra. Si prega di vedere le foto per i dettagli.

Stock number: JU-405