Sir (William) Martin Conway, I Barone di Allington (1856–1937), fu un vero e proprio genio dell'arte di fine secolo. Era noto per la sua gloriosa attività di esploratore, storico dell'arte, politico e cartografo. Nato a Rochester, figlio del reverendo William Conway, Martin crebbe immerso nella storia medievale di St. Margaret's, Westminster, dove suo padre era canonico negli anni '60 dell'Ottocento. Dopo la morte del padre nel 1876, Martin iniziò a coltivare la sua passione per attività più sportive e artistiche. Scrisse il suo primo studio di storia dell'arte, "The Woodcutters of the Netherlands", nel 1884, ma continuò a pubblicare ampiamente su altri argomenti come Dürer e i dipinti storici del Parlamento, dove in seguito fu deputato tra il 1900 e il 1918.
Conway era anche affascinato dalla bellezza incontaminata delle montagne, trascorrendo le vacanze sulle Alpi fin da giovane. Divenne un alpinista provetto, mappando in seguito l'Himalaya e le Ande boliviane negli anni Novanta del XIX secolo. A un certo punto conquistò il record mondiale scalando i 7000 metri della catena del Karakorum in India, e pubblicò diversi romanzi su queste avventure per tutta la vita. La sua vita successiva vide una costante passione per le ricerche storiche. Oltre a restaurare castelli, dal 1901 fu anche professore di Belle Arti presso la Slade University di Cambridge e fu il primo direttore dell'Imperial War Museum. La sua collezione di fotografie, donata al Courtauld Museum negli anni Trenta, costituì il nucleo di quella che oggi è chiamata la Conway Library, intitolata a lui. Le sue opere pubblicate si trovano in numerose collezioni, tra cui la National Portrait Gallery, il British Museum e la Royal Collection. Morì a Londra nel 1937.